Classificazione fenomeni parapsicologici

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    Telepatia. Si tratta del venire a conoscenza di un pensiero o di una emozione o dello stato d’animo di un altro Individuo. In genere, si sa (si viene a conoscere) anche chi è l’Individuo che ha quel pensiero/emozione/sentimento, cioè il fenomeno telepatico complessivo consiste nel conoscere sia quel pensiero/emozione/sentimento sia a chi appartiene. Ma può accadere anche che un Individuo “senta” dentro di sé un pensiero/ecc. che non gli è proprio senza sapere da dove gli viene né a chi appartiene.
    Come modalità del fenomeno, non si tratta di una trasmissione (dell’invio) di onde mentali o cerebrali (tipo “onde radio”) da una mente all’altra (né, tanto meno, da un cervello all’altro), come qualcuno nel passato ha ritenuto - tanto che il fenomeno era conosciuto anche come “trasmissione del pensiero”. Infatti, una tale trasmissione richiederebbe del tempo, sia pure infinitesimale, mentre nella telepatia la formulazione del pensiero (da parte di chi lo ha) e la sua conoscenza (risonanza) da parte dell’altro sono contemporanee. Vi è una “condivisione” del pensiero/ecc. tra le due parti del rapporto telepatico, anche se esso appartiene ad una sola di esse e l’altra si limita a percepirlo. Il pensiero/ecc, emerge, affiora contemporaneamente nelle loro due menti. Come tutti i fenomeni paranormali la telepatia è un fenomeno sincronicistico (vedremo alla fine che significa, di che si tratta).

    Chiaroveggenza. Ne abbiamo già accennato. Consiste nella percezione diretta da parte (della Mente) di un Individuo di una situazione oggettiva esterna del mondo. La forma della percezione è simil-sensoriale, imita cioè quella dei sensi normali (si vede, viene udito qualcosa, si sente un profumo, si ha una sensazione tattile).
    Una forma particolare di chiaroveggenza è la chiaroveggenza viaggiante: il sensitivo “si reca” psichicamente - con la mente e la sua capacità percettiva ESP e non con il corpo e i suoi sensi fisici – in un luogo, in un ambiente o in una casa e la descrive. Ho detto “si reca” (e il fenomeno si chiama in quel modo, “viaggiante”) perché il sensitivo, nella sua descrizione dei luoghi, parla proprio come se fosse andato e stesse sul posto, come se avesse viaggiato e fosse ar-rivato là e poi girasse per quel luogo e lo percorresse, descrivendolo. Nelle sue descrizioni, ne parla come se si spostasse in quel luogo o in quella casa, che vede e descrive, da un punto all’altro.

    Un’altra forma di chiaroveggenza è quella cosiddetta diagnostica: posto davanti a un malato, il sensitivo fa una descrizione diagnostica dell’organo o altra parte del corpo malati. La “descrizione diagnostica” consiste di una descrizione “visiva” della parte malata e di un suo aspetto anomalo (un suo colore particolare, se è sentita calda o fredda, se pulsa o è immobile e simili), il quale aspetto anomalo però non corrisponde a uno stato e una condizione oggettivi e reali dell’organo ma sono il modo personale e soggettivo (simbolico), diverso da sensitivo a sensitivo, con cui il sensitivo vede e simboleggia la malattia e lo stato di salute. Spesso, ma non sempre, viene indicato anche il nome con cui la malattia viene denominata dalla medicina ufficiale ma questo perché col tempo e con la pratica il sensitivo ha acquistato dimestichezza con i termini medici ufficiali.
    La “diagnosi chiaroveggente” può essere fatta anche a distanza, quando il malato non è presente davanti al sensitivo ma si trova in un altro luogo, anche molto lontano. In questo caso, il sensitivo si esprime come nella chiaroveggenza viaggiante, parla, cioè, come se si spostasse dal luogo dove si trova e andasse in casa del malato. Famosa in questa diagnostica a distanza era la sensitiva marchigiana Pasqualina Pezzola..

    Nella chiaroveggenza diagnostica, tuttavia, sorge il problema di capire se si tratta di vera chiaroveggenza o se invece è un fenomeno di tipo telepatico. La questione potrebbe essere risolta sulla base della più recente teoria G.E.S.P. (Generale Extrasensory Perception), che ci dice che per tutte le forme di E.S.P. (telepatia, chiaroveggenza, precognizione) si tratta, in realtà, di una stessa modalità di conoscenza extrasensoriale, che noi, per le nostre comodità di classificazione e categorizzazione, diversifichiamo con termini diversi (appunto, telepatia ecc.) in relazione all'oggetto conosciuto per ESP (il pensiero di un'altra persona, un luogo o un oggetto, il futuro).

    La precognizione: E’ la conoscenza di un evento futuro, non ancora accaduto e che dovrà accadere. La precognizione appare, a prima vista, a) impossibile, perché ancora non ci sono state le cause (i fatti causali precedenti) di cui l’evento previsto è l’effetto; b) inconciliabile con il principio del libero arbitrio e con quello conseguente della responsabilità personale, dato che, se le cose dovranno andare così, l’evento e il futuro appaiono già prestabiliti e non possono che accadere in quel modo. In effetti, le cose stanno in modo diverso. Il sensitivo non vede oggi un evento già prefissato sin da adesso e che accadrà domani; bensì la mente del sensitivo “si reca nel domani” e vede non oggi ma vede domani (quando l’evento è già liberamente accaduto; dopo che l’evento è liberamente accaduto) come esso è accaduto, quello che è avvenuto. Dobbiamo immaginare che è come se la mente viaggiasse nel tempo: va nel domani e lì, dopo che l’evento è accaduto, lo vede. Dopo accaduto, l’evento non può essere che quello che è e come è accaduto. Il sensitivo lo vede quindi per come è liberamente accaduto (e non per come accadrà necessariamene).
    La precognizione può essere in chiaro o mascherata da un simbolismo criptico; in genere, non contiene tutte le informazioni necessarie e utili sull’evento futuro, così da poterlo evitare.

    Un caso famoso di precognizione è stato quello della caduta nelle Azzorre il 31.8-1969 dell'aereo in cui morì il pugile Rocky Marciano. Nella comunicazione venne detto, con sufficiente approssimazione, anche il n. di sigla dell'aereo

    Perciò la precognizione si distingue dalla premonizione, che è la conoscenza di un evento che sta per accadere e che potrebbe accadere in futuro ma che poi viene evitato. La premonizione, al contrario della precognizione, contiene un’informativa sufficientemente completa sulle circostanze dell’evento futuro, così che, quando poi queste circostanze si verificano, esse vengono riconosciute e allora vengono prese le cautele e le contromisure necessarie, che permettono di evitare l’evento previsto. La premonizione, come categoria fenomenica, fa sempre parte della conoscenza del futuro, anche se poi l’evento principale non accade, perché si conoscono già prima quelle circostanze precise, che poi effettivamente si verificano, che precedono e accompagnano il fatto principale previsto (e che non avviene) e che poi vengono riconosciute e consentono di evitare l’evento.
    La profezia si distingue dalla precognizione in quanto riguarda non un singolo evento personale di una persona, come la precognizione, ma il complesso degli eventi della storia futura di un popolo, cosa accadrà a un popolo o a uno Stato, come andranno le loro vicende. Sono note le profezie dei Profeti biblici.
    La retrocognizione è la conoscenza di un evento avvenuto nel passato, del quale non si aveva né si poteva avere la conoscenza normale sensoriale.

    Apparizione: E’ quel fenomeno in cui si vede una persona o un animale che però non è presente concretamente e fisicamente davanti a noi e davanti ai nostri occhi e che perciò, non essendoci, non poteva essere visto. L’apparizione si spiega con il fatto che, se anche la persona ecc. non è presente fisicamente ai nostri occhi fisici, è però presente davanti alla nostra mente la sua essenza psichica. L’Individualità cioè è presente non come corpo ma come psichismo, avviene un contatto, un "incontro psichico", una sintonia psichica tra le due menti, quella di chi "vede" e quella di chi appare. Il sensitivo o comunque il percipiente sente questa presenza psichica, entra in risonanza e in sintonia con essa e la riconosce, sente e sa chi è e come è. Così riconosciutala, la riveste allucinatoriamente – con un meccanismo analogo a quello del sogno – delle sembianze con cui solitamente conosce quell’Individuo (o con cui lo ha conosciuto in vita, se si tratta dell’apparizione di un morto). In fondo si tratta di un fenomeno telepatico, solo che, a differenza che nella telepatia, poiché per qualche motivo l'impatto emozionale è molto maggiore, l'altro "psichismo" viene non solo sentito, come appunto avviene nella telepatia, ma viene anche visto, viene £realizzato" allucinatoriamente in forma visiva (o uditiva, o olfattiva o tattile: Il termine apparizione è generico e l'allucinazione telepatica può imitare qualunque altro senso (anche se quelle visive sono la grande maggioranza(. Si parla allora di apparizione uditiva o sonora, tattile ecc.

    L'aggetto visualizzato può essere anche un luogo o un ambiente: allora il fenomeno prende il nome di psicometria ambientale. In questo fenomeno un altro ambiente, che si trova altrove, viene visto come presente invece di quello dove effettivamente stiamo.

    Nel caso di psicometria ambientale gli aspetti dell'ambiente possono essere visti anche per come quel luogo era nel passato e non per come è attualmente. In tal caso il fenomeno in questione si combina con quello della retrocognizione. Famoso, al riguardo, è il caso (detto "del Piccolo Trianon") in cui due turiste inglese che, visitando i giardini della reggia di Versailles, per il caldo del pomeriggio estivo e un poì la monotonia e silenzio del luogo, caddero in una specie di sonnolenza ("piccola trance") e videro i luoghi per come erano al tempo di Maria Antonietta, compresi i servitori e i giardinieri e i loro vestiti, e non per come, solitari e senza altri visitatori, erano effettivamente in quel momento.

    Si parla di infestazione quando una apparizione, sempre la stessa, viene vista periodicamente in un dato luogo, anche da più persone contemporaneamente o in tempi successivi. La persona che appare può essere anche uno sconosciuto. In questo caso, il percipiente (la sua Mente) riconosce semplicemente che si tratta di una persona (uomo o donna) che non conosce e della quale, ad esempio, apprende (sempre per ESP) solo l'epoca in cui visse. Allora la riveste allucinatoriamente solo delll'aspetto di una figura umana appunto, sconosciuta) e, nell'esempio fatto, dei vestiti di quell'epoca passata..

    Uno dei casi più famosi di infestazione è quello del Rettorato di Borley, Inghilterra,.durato dal 1878 al 1955 e studiato da Harry Price. Più volte venne visto il fantasma di una monaca (presunta rapita da un signore del luogo), una carrozza, un vecchio curvo, altri spettri. Finestre si illuminano, suonavano campanelli, si udivano lamenti e altri rumori. Furono condotti degli scavi (qui durante i lavori) e vennero trovate le ossa di alcuni morti lì sepolti

    Out of body experience (obe) e bilocazione: E’ il fenomeno per cui la Mente che sente di essere come fuori del corpo e di percepire da fuori del corpo e da un altro punto spaziale diverso da quello in cui si trova il corpo. Normalmente, la nostra angolatura visuale e prospettica sono dal punto spaziale dove ci troviamo (col corpo e con gli occhi). Nel fenomeno OBE invece, l’Individuo vede l’ambiente intorno a sé e quello che succede ma ha l’impressione di vederlo da un altro punto dello spazio, diverso da quello dove effettivamente sta (dal soffitto, da una parete, come se stesse sulla porta ecc.); egli ha dunque l’impressione di essere fuori del corpo, in un altro punto della stanza o dell’ambiente dove sta veramente con il suo corpo e di vedere, di sentire, di percepire il mondo circostante da tale punto diverso. Anche la prospettiva è correlata a questo modo anomalo di vedere: se si crede di stare in alto, vicino al soffitto, le cose vengono viste dall’alto; se sembra di stare in un’altra stanza, vengono viste le cose di quest’altra stanza, come se ci si stesse veramente e con la sensazione di stare lì (si vede anche la stanza dove si sta veramente col corpo, come se le pareti non ci fossero; e si vedono le cose della stanza e anche il proprio corpo, ma tutto con la sensazione che essi siano, appunto, in un’altra stanza). Spesso, quando l’obe avviene durante un’operazione chirurgica o dopo la morte, si ha dall’alto la visione del proprio corpo in basso, disteso nel lettino dell’ospedale (o sul letto di morte).

    In effetti, nell’obe la Mente non sta, “fuori del corpo”, in un altro punto spaziale della stanza. dove gli sembra e crede di essere. La Mente rimane sempre nella sua dimensione psichica (aspaziale e atemporale), dove sempre si trova collegata a quel (suo) corpo fisico e sensoriale e da dove lo governa e attraverso il quale vive la sua vita nel mondo. Solo che ora percepisce direttamente e indipendentemente dai sensi del corpo e da quell’altro punto dell’ambiente, dove immagina di stare.


    Il termine bilocazione è una forma di obe ma è riservato piuttosto al caso in cui colui che si trova in stato di obe, viene anche vista dalle altre persone che si trovano nel luogo (più o meno lontano da que3llo in cui effettivamente sta) in cui egli si è proiettato con quella sua obe.
    La Mente dalla sua specifica dimensione (dove andrà anche dopo la morte) governa un corpo (il suo corpo) con il quale esiste e conduce la propria vita nella dimensione materiale terrena

    Near death experience (N.D.E.), esperienze di premorte. Conserviamo questa denominazione nonostante che queste esperienze possano essere vissute anche in situazioni e condizioni di salute organiche oggettive di non imminenza e non prossimità della morte. Il fenomeno consiste in questo: moltissime persone in stato di coma considerato irreversibile ma poi rianimate nonché altre persone in imminenza di morte e fuori coscienza per malattia terminale ma che poi hanno anch’esse superato la crisi, hanno riferito di aver avuto, in quei momenti, visioni (visive e auditive, soprattutto) complesse e, all’incirca, composte come segue. Sentivano o vedevano di trovarsi presso un limite o una barriera (un ponte, un fiume, un cancello, un confine e simili) che stavano per attraversare; lì comparivano davanti a loro delle figure angeliche o luminose, oppure parenti morti o altri sconosciuti che li rimandavano indietro, dicendo che non era ancora venuto per loro il momento di oltrepassare quel limite; sentivano, comunque, di non essere riuscite a passare quel limite, anche se volevano farlo. Il più delle volte questo “film” era preceduto da un’altra esperienza, quella di trovarsi come in un tunnel buio nel quale queste persone (che nella realtà terrena si trovavano a letto in quello stato comatoso) venivano risucchiate e in fondo al quale vedevano una luce o una luminosità fortissima, verso la quale le spingeva quel risucchio; ivi giunte, c’erano quelle visioni di confine di cui si è detto prima. Altresì, queste visioni e esperienze erano accompagnate, prima o dopo, da una forma di “esame di coscienza”, un riesame morale della propria vita (“visione panoramica della vita”), con autogiudizio sugli errori commessi. Queste visioni e esperienze sono state sperimentate e considerate dagli interessati, che le rievocavano e ne parlavano dopo ripresa la coscienza, come dei veri e propri “vissuti” pienamente dotati del senso della realtà e come i primi che l’Individuo ha quando entra nella Nuova Vita post mortem.

    Con il proseguire degli studi, si è poi accertato che si possono avere queste esperienze e questi vissuti non solo quando è effettivamente in atto per l’organismo una malattia mortale e terminale oggettiva, con stato comatoso, appunto, o perdita della coscienza normale (talché non si dovrebbero avere vissuti e visioni di alcun genere) ma anche quando quella persona pensa ed è convinta, per un evento gravissimo che gli accade, di stare per morire e (con questo pensiero e convinzione) perde la coscienza per lo shock. Casi classici sono quelli in cui una persona precipita da una montagna - mentre sta cadendo, quando dunque l’organismo corporeo di per sé è ancora in buona salute, il danno si avrà solo dopo, con l'impatto al suolo. In quel frangente, solo psichicamente c’è il trauma del vedersi precipitare e quindi insorge la coscienza, ma solo la coscienza, di essere prossimi alla morte. Oppure quando si incorre in un incidente automobilistico, grave solo in apparenza ma in effetti non mortale, e l’automobilista invece crede ed ha la certezza che stavolta per lui è finita e di stare per morire o di essere morto.
    In tali situazioni la persona è effettivamente in pericolo di morte e se ne rende conto, ne ha la consapevolezza; ma le condizioni oggettive del suo organismo, pur nella gravità dell’incidente in corso, sono buone e non sono degradate al punto di stare più di là che di qua, come è negli altri suddetti casi di malattia terminale. Tutto questo sta a significare che la Mente, quando pensa così e con questa certezza di essere prossima a morire modifica la sua coscienza (stato di coscienza) normale (per il coma della malattia mortale o per il trauma psichico dell’evento che le accade, pur senza che vi sia la malattia mortale). Allora la Mente entra nello stato modificato di coscienza dei primi momenti del post mortem e così ne percepisce i vissuti (che avrà quando egli veramente morirà o che già vede quando è in stato comatoso terminale e il suo organismo è "a cavallo tra i due mondi", "sta più di là che di qua").
    È da notare che questi vissuti, visioni e incontri così riferiti sono uguali a quelli che anche i Disincarnati, intervenendo nelle sedute medianiche, ci raccontano nelle loro comunicazioni di aver avuto nei primi momenti del loro post mortem.

    È da notare altresì che stati ed esperienze analoghi (nel senso di “assimilabili”) - però conformati culturalmente secondo le loro credenze sull’aldilà e sul mondo degli Antenati, degli Spiriti e delle Divinità del post mortem - sono vissuti e riferiti dalle popolazioni arcaico primitive; nonché dai loro sciamani quando assumono droghe che, a loro dire, consentono all’anima di staccarsi dal corpo e di viaggiare nell’aldilà. Da tutto questo si può desumere che quando l’Individuo (la sua Mente) crede ed è convinto di morire e con tale convincimento perde coscienza, per il solo fatto di perdere coscienza con una tale convinzione e certezza (e senza necessità che vi sia una effettiva malattia mortale con coma), entra in uno stato di coscienza modificato nel quale (la sua Mente) “vive” queste N.D.E. o quelle altre esperienze di premorte culturalmente conformate.
    Le N.D.E. sono dunque i vissuti (nostri o quelli particolari di altri popoli) culturalmente conformati, che un Individuo esperisce effettivamente dopo morto, nella vita della sopravvivenza. Con le N.D.E. li esperisce anche quando la sua Mente pensa e crede di varcare la soglia della morte. Quei vissuti appaiono essere veramente - e certamente sono - i primi vissuti del post mortem.

    La xenoglossia: E’ il parlare o il comprendere una lingua straniera che non si conosce. È un fenomeno che è stato constatato anche nel contesto di alcuni movimenti a sfondo mistico (Pentecostali; Carismatici; Ghost Dance Religion). Alò di là di questi movimenti, si hanno casi di xenoglossia anche presso singoli medium entrati in uno stato ordinario di trance e che parlano con (presunte) Individualità dell’Altra Dimensione nella lingua che queste avevano in vita; a questo proposito, famoso è stato, nel secolo XIX, il caso della figlia del giudice americano Edmunds. Non si deve credere, però, che in questi casi di xenoglossia la lingua sconosciuta venga parlata correntemente e fluentemente (come quando quella lingua è stata studiata ed è conosciuta) bensì vengono pronunciate frasi brevi e semplici, spesso neanche formulate bene. Quando si ha questa manifestazione, l’Individuo si trova sempre in stato di trance - raggiunta, nel caso di movimenti misticheggianti, attraverso canti sacri, danze ossessive e simili forme di atteggiamenti mistici portati all’esasperazione. Possiamo ritenere che il fenomeno consista nel percepire per ESP e ripetere o capire messaggi e frasi formulati da Disincarnati o da Esseri dell’Altra Dimensione nella loro lingua originale. Se è così, si tratta di una forma di “incorporazione”, solo che nella xenoglossia si percepiscono (per E.S.P.) le parole (straniere) e non i concetti (trasposti verbalmente dal medium nella propria lingua), come invece avviene nell’incorporazione vera e propria.

    Scrittura automatica: La mano di una persona, che tiene una penna o una matita, si muove da sola e scrive frasi e messaggi di senso compiuto; la persona che scrive e la cui mano si muove da sola in tal modo, in genere non sa coscientemente quello che la sua mano sta scrivendo. Normalmente, invece, quando scriviamo, siamo noi che muoviamo la mano volontariamente e coscientemente e, naturalmente, sappiamo bene quello che stiamo scrivendo.
    Una variante della scrittura automatica è la "scrittura ispirata": la persona sente dentro di sé, nella sua mente, dei pensieri, dei discorsi, degli insegnamenti che non sono suoi ma che gli vengono “detti” o dettati dentro da qualcun altro. La persona così ispirata si limita a scrivere questi discorsi non suoi che si sente dentro. Il punto in comune che hanno queste due forme di scrittura è che in entrambe il contenuto dello scritto, cioè quello che viene scritto, non appartiene alla consapevolezza cosciente e volontaria dello scrivente, non sono pensieri suoi ma appartiene a un’altra Individualità psichica, a un altro "psichismo" - che, al limite, potrebbe anche essere, e spesso è il suo inconscio profondo.
    Fermo questo punto comune – che è quello che fa delle due forme di scrittura un fenomeno paranormale, cioè di interazione PSI – la differenza fra esse è che nella scrittura automatica lo scrivente per lo più non sa e non è cosciente di quello che la sua mano scrive mentre nella scrittura ispirata egli sa ed è cosciente di quello che lui stesso sta scrivendo, per averlo prima sentito dentro di sé.

    Se ne deduce che in entrambi i casi i pensieri e le frasi (che vengono scritte) giungono allo scrivente (alla sua mente) dal di fuori e che egli li percepisce per E.S.P. Ma nell’un caso (scrittura ispirata) lo scrivente è consapevole a livello cosciente del contenuto di quello che scrive. Nell’altro caso (scrittura automatica) egli a livello cosciente non ne è consapevole, lo conosce solo a livello profondo (o perché appartiene al suo inconscio o perché viene da fuori ma è percepibile solo attraverso l’inconscio) ed è proprio l’inconscio, con questo suo sapere, che muove la mano che scrive.

    Incorporazione. Si tratta della conosciutissima forma di comunicazione spiritica fatta da un medium in trance (trance per incorporazione). Il medium percepisce per E.S.P. quello che il Disincarnato (lo “Spirito”) gli dice (insegnamenti morali, filosofici o semplici messaggi) e lo riporta, ne dà comunicazione alle persone presenti che partecipano alla seduta. Lo Spirito, naturalmente, esprime i suoi pensieri per concetti e non con le parole; il medium comprende questi concetti e li riporta con parole sue, di linguaggio comune. Addirittura, in molti casi, il medium può essere posseduto dallo Spirito comunicante, che parla direttamente attraverso il medium, il quale spesso assume anche la voce, le movenze, gli atteggiamti, l'andatura (ad es., zoppicante) e anche i tic che il morto aveva in vita. In questi casi si parla (ll fenomeno prende il nome) di personificazione.

    Il fenomeno viene chiamato trasfigurazione quando il medium addirittura si trasforma fisicamente e assume (un modo approssimativo, beninteso, ma con molta somiglianza) le fattezze del defunto, nel viso, nell'altezza (elongazione), nella corporatura.

    Psicometria: Il medium in trance tiene in mano un oggetto e viene a conoscenza per E.S.P. di tutta la storia e le vicende di quell’oggetto e delle persone che l’hanno posseduto, che ne sono state i proprietari o che comunque sono venute in contatto con l’oggetto stesso. Il fenomeno, come sua interpretazione e spiegazione, è ancora abbastanza misterioso. Si discute se l’oggetto abbia incorporato e porti con sé delle vibrazioni, delle memorie dei suoi antichi possessori, che il sensitivo capta; ovvero se l’oggetto faccia da “ponte” per mettere in comunicazione il medium con lo psichismo di tale possessore ovunque sia, eventualmente anche in una dimensione non terrena.
    Una terza ipotesi è quella che si fonda su una concezione (filosofia) animistica del mondo e delle cose. Secondo una tale concezione e Weltanschauung, tutte le cose sono animate, non solo gli animali e le piante ma anche i sassi, le sorgenti, i fiumi, le nuvole e tutto il creato. È una concezione analoga, a ben vedere, a quella del mana dei popoli polinesiani ed altre analoghe delle popolazioni arcaico-primitive. Il “mana” è un fluido vitale che tutto pervade e permea. In una tale concezione animistica, la psicometria troverebbe spiegazione nel fatto che è l’oggetto stesso (che il medium tiene in mano) che ha incorporato e porta in sé la storia propria e di coloro che l’hanno posseduto; tutto questo si sarebbe "impresso" nel mana che porta con sé. Il medium allora non farebbe altro che percepire questa memoria dell’oggetto che tiene in mano.

    Una delle sensitive psicometre più dotate è stata la sensitiva messicana Maria de Reyes Zomora (foto in alto), studiata dal tedesco Gustav Pagenstecher /foto in basso). Nel disegno riprodotto al centro è riportata la rappresentazione del Foro Romano che ella fece (paragonata con una foto reale dl Foro stesso) quando le venne dato in mano una pietra presa da quel luogo

    Questa spiegazione animistica, del resto, è l’unica che può spiegare alcune famose psicometrie della signora Anna Denton, che percepiva anche le vicende dei minerali che toccava; tra l’altro, ella descrisse la storia di una pietra lavica eruttata, in un mare di fuoco, da un vulcano in epoca geologica antichissima. Nessuno poteva aver ispirato, con la sua memoria, tali percezioni, stante il lontanissimo tempo passato e le condizioni in cui i fatti percepiti erano avvenuti. Tutto questo, sempre che la sensitiva non abbia tratto queste notizie dalla mente (e dall’immaginazione) del fratello William Denton, che era un geologo e che le forniva quelle pietre e la sottoponeva a questi esperimenti.

    Telecinesi (o psicocinesi). Movimento a distanza di un oggetto, senza toccarlo e spostarlo con le mani o con il corpo. E così, ad esempio, Nina Kulagina faceva muovere e sollevava (contro le forze di inerzia e di gravità) palline da ping pong o altri oggetti leggeri; Eusapia Palladino faceva volare per aria fiori, che venivano offerti gentilmente a qualche signora presente alla seduta, oppure faceva battere delle bacchette su un tamburello per suonare e cose simili. Talvolta questi fiori, il tamburo, le bacchette comparivano dal nulla e quindi, oltre a quello della telecinesi, vi era anche il fenomeno della “materializzazione”, di cui parleremo appresso.
    Fanno parte della telecinesi i movimenti del tavolino che avvengono durante lle sedute spiritiche. Il tavolo si muove e “cammina” ovvero batte dei colpi sul pavimento con uno dei suoi piedi, lo solleva e poi lo fa ricadere rumorosamente, cosicché dal numero dei colpi battuti si capisce la lettera dell’alfabeto indicata (A un colpo, B due colpi ecc.). Così, molto lentamente per la verità, viene dato il messaggio.

    Modificazione del gradiente della corrente elettrica; modificazione della temperatura: la potenza (voltaggio) della corrente elettrica di un sistema elettrico viene fatta aumentare o diminuire (dal medium), senza uso, naturalmente, delle apposite apparecchiature elettriche a ciò destinate, cosicché la lampadina si brucia o si spegne o avviene un altro inconveniente in un apparecchio collegato ovvero scatta l’interruttore o gira il contatore pur essendo spenti tutti gli apparecchi e le luci. La sensitiva russa Alla Vinogradova, studiata da Victor Naumov era specializzata in azione PK sul gradiente elettrico. Effetti elettrici si verificavano nel poltergeist (vedremo appresso cosa è un poltergeist) di Rosenheim.
    Quanto alla modificazione della temperatura, questa spesso si abbassa nella stanza dove (e quando) si tiene una seduta medianica. Talvolta questo abbassamento di temperatura prende l’aspetto di una corrente d’aria fredda (“vento medianico”), che percorre l’ambiente della seduta. Al contrario, la temperatura può aumentare fino a determinare anche l’insorgere di combustioni.

    Il prof. Viktor Naumov. Le sue ricerche private sulla Vinogradova vennero ostacolate dalle autorità sovietiche, che volevano accentrare le ricerche parapsicologiche per scopi militari e che alla fine fecero scomparire lo studioso
    Raps, cioè i rumori e gli scricchiolii del tavolino (che si odono all’interno del suo legno) che si sentono tanto spesso nelle sedute medianiche sono dovuti a variazioni di temperatura (e conseguenti dilatazioni) che avvengono nella fibra e struttura dl legno (beninteso, provocati paranormalmente dal medium e dai presenti alla seduta)..
    Apporto: Consiste nel fatto che in un stanza o altro ambiente chiuso d’improvviso compare (si forma come dal nulla) un oggetto, anche organico come una pianta o un animale, che non c’era (e che non vi è stato portato materialmente e normalmente). Il fenomeno opposto (un oggetto presente nella stanza scompare, non ci sta più, senza che nessuno l’abbia portato via normalmente) si chiama asporto.

    Levitazione: E' il fenomeno in cui un individuo si solleva in alto, per aria con il proprio corpo, contro ogni legge di gravità; il fenomeno accade spesso alle persone mistiche. Vengono ricordate quelle dell'inglese D.D.Home e dell'italiano Demofilo Fidani.

    E' anche un fenomeno mistico, ad esempio rimase famoso per i suoi "voli celesti" S. Giuseppe da Copertino. A sua volta, S. Teresa d'Avila levitava durante la messa al momento dell'Elevazione e della comunione, manifestazione simbola e psicosomatica del fatto che il corpo veniva trascinato dalla mente pervasa dall'idea della elevazione al mondo divino.

    Scrittura diretta
    : Al contrario della “scrittura automatica” (che è un fenomeno E.S.P., come si è visto, e dove è la mano del medium che, involontariamente, scrive), nella scrittura diretta nessuno muove la penna o la matita che scrive, queste si muovono visibilmente da sole. In alcuni casi è stato tuttavia constatato che, senza che la matita o la penna si muovessero imitando l’azione dello scrivere, la grafite o l’inchiostro si depositavano da sole sul foglio in forma di scrittura e lo scritto si formava e compariva in questo modo. Si deve ritenere dunque che il fatto del muoversi (da sole) della matita o della penna sul foglio non sia necessario ma sia soltanto un simbolismo imitativo, prodotto automaticamente e inconsciamente dalla mente (dal pensiero) del medium che ritiene che per scrivere occorre, appunto, far scorrere la penna o la matita sul foglio.

    Fantasmogenesi ovvero materializzazione ovvero stereosi: Si tratta, come dice la prima denominazione, della creazione e comparsa di un “fantasma”, cioè di una figura umana (ma anche di una figura di animale, come avveniva, ad esempio, col medium Franek Kluski) totale (con tutte le sue membra) o parziale (la testa, una mano con o senza il braccio, un busto). La differenza rispetto all’ “apparizione” – che è un fenomeno soggettivo (e di cui abbiamo parlato nel paragrafo dedicato ad esse) - sta nel fatto che qui vi è un "corpo" fisico che riveste la persona che appare e si che vede. Nell’apparizione non c’è nulla di fisico sostanziale e materiale, c’è solo, come si è detto, una presenza psichica che viene avvertita dal percipiente. Nella fantasmogenesi, invece, la figura che appare è formata fisicamente e concretamente da una sostanza ancora molto poco conosciuta, detta ectoplasma, emessa dal medium. Cioè, detto in parole rozze, il fantasma è materiale ed è composto di una sostanza materiale e, in quanto tale, è anche fotografabile. Infatti sono state fatte molte fotografie di questi fantasmi mentre l’apparizione non è fotografabile (se non, eccezionalmente, con la “fotografia del pensiero”; ma questa è un’altra cosa, è un altro fenomeno, che deriva dall’azione PK della mente sull’emulsione della pellicola fotografica).

    Materializzazione progressiva di un "fantasma", che diceva di chiamarsi Silver Bell, da parte di una medium americana. In alto c'è ancora una massa informe di ectoplasma appena abbozzata, in basso il fantasma è formato. Dentro la tenda ("gabinetto medianico") si vede la medium in trance

    Voce diretta: Si tratta di voci e rumori che sorgono e si sentono nell’aria e nell’ambiente (in genere durante una seduta spiritica) e che parlano e danno messaggi, senza che nessuno dei presenti abbia pronunciato alcuna parola o fatto alcun rumore. La differenza rispetto al fenomeno della cosiddetta “apparizione sonora” è la stessa che intercorre tra la fantasmogenesi e l’apparizione. Nella voce diretta vi è una effettiva voce fisica, (non appartenente ad alcuno dei presenti), formata di onde sonore dell’aria e registrabile con un magnetofono. Nell’apparizione sonora non vi è nulla di fisico, vi è solo una percezione E.S.P. recepita dalla mente dal percipiente in forma acustica. Leslie Flint, inglese, è stato uno dei più famosi medium per la produzione di voci dirette.

    Fenomeni luminosi: Si tratta di luci e luminosità improvvise e in genere di brevissima durata, come un flash o lampi, che compaiono nell’aria e nell’ambiente, anche qui in genere durante una seduta medianica. Altre volte queste luci vagano qua e là nell’aria, lasciano delle scie luminose e durano per un qualche tempo, come se fossero delle lucciole in una notte d’estate. Qualunque sia la fonte che le origina, alla loro base vi sono effettive onde elettromagnetiche luminose fisicamente percepite dagli occhi dei presenti; e sono anche fotografabili.

    Poltergeist. Il fenomeno oggi viene piuttosto indicato col nome di R.S.P.K., che è la sigla di Recourrent Spontaneous Psicokinesis (accadimenti psicocinetici spontanei ricorrenti). Si tratta di fatti di vario tipo - in genere caotici e di danno o danno tentato ma non portato a esecu-zione - di vario tipo che avvengono in un ambiente. Può trattarsi di combustioni e incendi; lancio di pietre e sassaiole; piatti e stoviglie scagliati contro qualcuno o per terra o che volano per aria; porte e finestre che si aprono e sbattono; cassetti che si aprono e il cui contenuto viene rovesciato a terra; oggetti, soprammobili spostati da un luogo o da un mobile a un altro; lampadine, elettrodomestici che vanno in corto circuito; piogge d’acqua dal soffitto, dalle pareti, improvvise e senza apparente origine; e simili.
    I fatti vengono attribuiti all’azione psicocinetica operata da individui psicologicamente disturbati e agitati, presenti sul posto, che, invece di sbattere per terra materialmente i piatti o scaricare in altri modi concreti la propria tensione interiore – come farebbe normalmente chi è arrabbiato - si scaricano invece di quella loro agitazione e aggressività interiori in questi modi psichici diretti PK, restando calmi a livello cosciente. La tensione psichica, cioè, non passa a livello cosciente ma rimane nel profondo e da lì fuoriesce direttamente (in questi modi PK).

    Dermografie e stimmate
    : Questo fenomeno di natura organica può verificarsi sia con mistici e “persone sante” sia con persone qualunque e mondane, in genere però anche queste con personalità a sfondo religioso maniacale. Le stimmate sono piaghe che imitano quelle del Cristo crocifisso, nei punti del corpo – alle mani (o ai polsi), ai piedi, al costato, alla fronte come per corona di spine – dove Egli le patì.
    Le demografie o dermografismi sono piccole lesioni dei tessuti organici o semplici arrossamenti della pelle (dovuti alla dilatazione dei capillari sanguigni, conseguente a una variazione psicoindotta della pressione sanguigna, inconsciamente e selettivamente prodotta dalla mente della persona interessata), che imitano dei disegni o delle parole, in genere, anche qui, di carattere sacro. Si tratta di una azione e reazione psicosomatica. La Mente ha un’idea dominante (la Passione del Cristo o altra Idea religiosa) e la somatizza (la imprime in forme simboliche sul proprio corpo, facendone modificare i tessuti in conformità).

    L'emografia si differenzia dalle dermografie perché la scritta o il disegno, tracciato sempre col sangue, avviene non sulla pelle del medium ma su un oggetto esterno, in genere un fazzoletto o un lenzuolo. Come fenomeno è completamente diverso dalla dermografia: non è psicosomatico - perché non avviene sul corpo dell'interessato attraverso un effetto neurofisiologico - ma si avvicina al fenomeno della scrittura diretta, di cui abbiamo parlato sopra.

    La psicografia, a sua volta, consiste nell'impressionare una lastra o una pellicola fotografica con il pensiero, facendovi apparire sopra una immagine alla quale il sensitivo ha pensato. Uno dei più noti sensitivi a effetti psicografici è stato Ted Serios, studiato dallo psicologo americano Jule Eisenbud.

    Oltre a quelli descritti sopra, ci sono anche altri fenomeni oggettivi (PK), alcuni dei quali di importanza non inferiore. Parlarne ancora significherebbe dilungarsi troppo; pertanto ci limitiamo d una loro rapida e incompleta elencazione, riviviando, per chi voglia saperne di più, alla letteratura specializzata.

    Impronte spiritiche e calchi medianici. Questi secondi soprattutto (calchi di mani, braccia, piedi) sono notevoli perché impossibili a prodursi con la frode. Nell'ambiente, nel buio, della seduta medianica veniva lasciata una vaschetta piena di paraffina, gesso liquido o altra sostanza plasmabile. Il fantasma (in genere non visibile) vi immergeva (presumibilmente) i suoi arti. Si formava così un'impronta o un calco, che poi si solidificava automaticamente per la natura chimica propria della sostanza. Alla fine della seduta, accesa la luce, si trovava il calco solidificato. Era impossibile che l'avesse prodotto fraudolentemente al buio il medium o un suo complice perché, estraendo la mano o il piede dalla gelatina, il calco, spesso con le dita della mano chiuse, si sarebbe frantumato.

    Incombustibilità. Tipiche di questo fenomeno sono soprattutto le cosiddette "passeggiate sul fuoco", proprie di alcune etnie e nell'ambito di riti a sfondo religioso (ad esempio, gli Anastenarides della Macedonia). Ma sono prodotte anche individualmente da alcuni medium e altre persone, che riescono a camminare su braci ardenti senza ustionarsi. I piedi della persona (o le altre parti del suo corpo, nel casi di performances diversse dalla "passeggiata"), pur sottoposte alle altissime temperatura di fiamme e carboni. ardenti, non riportano bruciature

    Penetrabilità Il corpo della persona, colpito o trapassato da una lama, non ne resta ferito. La lama passa dall'altra parte ma non c'è ferita né la parte colpita sanguina

    Ubiquità
    . E' il fenomeno in cui una persona viene vista in un luogo e anche toccata e ci si può parlare mentre effettivamente si trova in una tutt'altra località. E' un fenomeno tipico soprattutto della vita di alcuni mistici proclamati poi santi dopo la loro morte, come S. Antonio da Padova, padre Pio e altri.

    Profumi, fetori, suoni, musiche che si sentono nella sala della seduta medianica, durante la seduta stessa.

    Transcomunicazione strumentale
    . Se ne parla a fondo nell'omonima, apposita Sezione. Sono le "voci" e i canti ottenuti al regiostratore (psicofonia), le immagini "extra" che si formano sul televisore (psicovisione), le "telefonate dell'aldilà", i messaggi al computer, gli "extra" che vengono trovati sulle fotografie, ed altri effetti inspiegabili che ci arrivano attraverso le più svariate apparecchiature tecnologiche e che sono significativi, con i messaggi che portano, della sopravvivenza che vi è dopo la morte..

    FONTE: www.ricercapsichica.it/articoli/parafenomenisoggogg2.htm (GRAZIE!)
     
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